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Coast to Coast ipogeo Sabato 8 Luglio 2017
Grotte di Pastena e Grotte di Falvaterra
Convegno su Ambiente & Archeologia
23 aprile 2016
Bando Regionale Officina Pasolini
Una opportunità di formazione nella :
"Musica, Teatro e Multimedialità"
Per diplomati dai 18 ai 35 anni
Bando Torno Subito
Proroga al 10 luglio 2015
La XVI Comunità montana si è offerta come Partner nella Regione Lazio per tirocini ad ingegneri ed architetti in campo ambientale e paesaggistico, agronomi e forestali, geologi, biologi, naturalisti.
III° Convegno sull'Ambiente Maggio 2015
Speleopresepe e Convegno
In continuità con le numerose
manifestazioni organizzate in questi ultimi due anni nell’Area Protetta Sabato 14 dicembre, a partire dalle 15.00, si
svolgerà, presso il Centro visite del Monumento Naturale regionale delle Grotte
di Falvaterra e Rio Obaco, la manifestazione dedicata al I° Presepe Speleo - Speleo subacqueo ed il
convegno dal titolo : “La
Caverna universale : Grotte, luoghi di culto, labirinti e …”
Al convegno interverranno :
Giancarlo Pavat "Presentazione";
Augusto Carè "Complessi Ipogei; origine, evoluzione ed importanza";
Paolo Ruggeri “Insieme per la salvaguardia dei Beni di interesse culturale della
Ciociaria”
Dante Sacco “L'uomo e i luoghi del sacro. Armi e devozioni dall'Età del Ferro
alla Romanizzazione nel territorio ciociaro”;
Fabio Consolandi “Un archetipo universale: Grotte e labirinti”.
La manifestazione verterà su vari
aspetti che abbracceranno il lato religioso, con il Presepe in grotta e la Messa,
il lato scientifico, con il convegno su aspetti archeologici, storici e naturalistici,
incentrati anche e soprattutto sulla nostra Ciociaria, programmatici, con illustrazione
su prospettive di sviluppo ecosostenibile delle nostre grotte e del territorio,
nella difesa di ciò che resta di un immenso patrimonio fortemente attaccato nel
tempo.
Questo, per sommi capi, sarà il
programma di tutta la manifestazione :
Alle ore 15 è prevista la
presentazione insieme ai saluti del Sindaco e del Presidente della XVI Comunità
Montana, seguirà la Messa celebrata da Padre Luigi Donati, Parroco di
Falvaterra. Successivamente ci si recherà all’interno delle Grotte turistiche
di Falvaterra dove verrà allestito il Presepe nel suggestivo ed incomparabile scenario del complesso ipogeo di Falvaterra,
nel fragore delle cascate e rapide di acqua della parte attiva. Seguirà il convegno alle ore 17.00, mentre
alle 19.00 ci sarà una Mostra & Mercatino con il gran finale delle bruschette
e Vin Brulè.
La manifestazione è stata
possibile grazie al Comune di Falvaterra e alla XVI Comunità Montana Monti Ausoni di Pico,
all’area protetta del Monumento Naturale regionale delle Grotte, alla
disponibilità del nostro Parroco, all’Associazione Mentore di Falvaterra e al
Panificio Cristofaro di Falvaterra, ma con tanta
buona volontà da parte dei volontari, espositori e degli studiosi che mettono quotidianamente
il loro contributo per l’informazione, la crescita e difesa, sotto tutti i
punti di vista, del nostro territorio ed ai quali va tutto il nostro
ringraziamento.
Falvaterra Underground
Domenica 18 agosto ore 9.00 presso centro visite del Monumento Naturale regionale
visita speleoturistica del complesso ipogeo delle
Grotte di Falvaterra e Pastena
Visita a numero limitato e su prenotazione
Informazioni sul sito www.grottedifalvaterra.it
Visita di beneficenza
Ascolta il tuo Cuore 2013
Con un grande successo di
pubblico, con più di una cinquantina di moto ed oltre cento visitatori, si è
svolta domenica 16 giugno, grazie alla collaborazione tra il Moto Club di Pico, la XVI Comunità Montana Monti Ausoni e il Comune
di Falvaterra, la visita di beneficenza dal titolo “Ascolta il tuo Cuore 2013”.
La visita, come preannunciato, ha
avuto il proponimento di aiutare
organizzazioni nel sociale della Ciociaria e quest’anno l’incasso è stato
devoluto alla Casa Famiglia Santa Maria del Rosario di Ferentino-Morolo.
Molti i motociclisti del Moto
Club Rumori di Pico intervenuti, provenienti da varie località della nostra
provincia di Frosinone i quali, dopo aver lasciato i mezzi a due ruote nel
parcheggio dell’area ricettiva. hanno attraversato un piccolo tratto dell’area
protetta e si sono recati agli ingressi della Grotta per la visita della
risorgenza carsica delle acque che
provengono dal polje della Madonna della Macchie di Pastena.
Molto bello e suggestivo lo
spettacolo che si è mostrato ai loro occhi, con
il drappeggio delle stalattiti e stalagmiti della grotta avvolte dal
buio e dal fragore della cascata e delle rapide interne del fiume sotterraneo.
Alcuni visitatori sono venuti
anche da Roma e da Caserta, grazie alla pubblicità della nostra grotta sul sito
della Regione dei Lazio www.parchilazio.it ed aree protette e grazie a Facebook,
sulla pagina di Ciociaria_ Monumento Naturale Grotte di Falvaterra.
Presente alla visita anche lo
scopritore del Ramo attivo delle Grotte di Falvaterra e Pastena, il geologo
Lamberto Ferri Ricchi, che ha illustrato storie ed aneddoti legati
all’importante e coraggiosa scoperta avvenuta nel lontano luglio del 1964, con
la collaborazione di subacquei divenuti
famosi nel campo delle immersioni a livello nazionale ed internazionale.
A conclusione di questa splendida
giornata si è in dovere di ringraziare tutti i membri del Moto Club “Rumori” di Pico, l’Associazione
Carabinieri di Ceprano, il personale ed i
volontari del nostro Comune che si sono prestati per la sistemazione degli
accessi e per la guida dei visitatori in grotta ; è nostra intenzione, dato il
successo, organizzare altre visite nel futuro, con identiche finalità di beneficenza, per organizzazioni
legate al sociale e alla difesa
dell’ambiente naturale.
Si preannunciano, inoltre, nuove iniziative anche nei prossimi mesi con
riedizioni delle giornate ecologiche
nell’area protetta, convegni e soprattutto una manifestazione legata all’attraversamento
dell’intera grotta, con un percorso sotterraneo
di 2.5 chilometri, intitolata “Falvaterra-Pastena
underground coast to coast”
organizzata nel periodo estivo con minor portata del fiume e le cui adesioni,
necessariamente limitate, saranno raccolte tramite i nostri siti www.grottedifalvaterra.it e
www.montiausoni.it.
CONVEGNO
SABATO 27 APRILE ORE 16.00
"L' ACQUA, LA ROCCIA ED IL TEMPO"
Centro ricettivo Grotte turistiche Falvaterra (FR)
Convegno “l'acqua, la roccia ed il tempo” note della giornata culturale :
Con un grande
interesse e risposta di pubblico si è svolto, sabato 27 Aprile, il convegno, denominato “l'Acqua,
la Roccia ed il Tempo”, nella sala convegni del centro ricettivo del
Monumento naturale regionale delle
Grotte di Falvaterra e Rio Obaco.
L'’appuntamento,
che ha avuto, tra i vari, il patrocinio del Ministero per i Beni e le attività culturali, ha fatto il punto sulle realtà che racchiude quest’
area di piccole dimensioni, ma di importanti aspetti di carattere geologico, speleologico,
biologico ed archeologico, inquadrati in un ambito più ampio legato
all’evoluzione geologica e storico archeologico del basso Lazio.
L’'area protetta
regionale è stata fortemente voluta dalla XVI Comunità montana che praticamente l'’ha creata dal nulla,
insieme al Comune di Falvaterra, mettendo insieme tutte le peculiarità, gli
studi, gli interessi, affrontando le problematiche necessarie per la sua
istituzione.
Dopo i saluti del Sindaco, Antonio Lancia e
del Presidente dell’Associazione
Fabrateria, Adriano Piccirilli, sono
intervenuti i vari relatori che, con
tematiche diverse, hanno interessato il pubblico presente, in particolare :
Augusto Carè, speleologo e Presidente della XVI Comunità Montana Monti Ausoni, ha presentato la geologia dell’area, con
riferimento alla catena anti appenninica del sistema dei Volsci, Lepini-Ausoni
ed Aurunci, in relazione al carsismo epigeo ed ipogeo. In particolare è stata
illustrata la speleologia delle grotte presenti nel settore centrale della
catena, Monti Ausoni, alla luce delle recenti scoperte, in una rivisitazione
dei lavori effettuati sul principale bacino imbrifero del complesso
speleologico delle Grotte di Pastena e Falvaterra. Durante l’esposizione sono
state proiettate immagini naturalistiche dell’area e degli ambienti ipogei
dell’intera area senza tralasciare le
problematiche connesse alla negativa influenza antropica su cui occorre
intervenire al fine di preservare un bene inestimabile,
Lo scrittore e ricercatore Giancarlo Pavat, a cui si devono le
scoperte a proposito del misterioso affresco del Cristo nel labirinto di Alatri
e la sua divulgazione a livello nazionale e non solo, ha illustrato i rapporti
che legano strutture megalitiche (dolmen, menhir, cairn e muraglie in opera
poligonale) ai labirinti, e di questi ultimi con la presenza di sistemi di
caverne e grotte, sia dal punto di vista
concettuale che materiale, alla luce
delle sue ultime ricerche e scoperte (alcune delle quali verranno presentate
per la prima volta al pubblico in questo convegno) in Italia che in Europa, in
particolare in Scandinavia.
Cosimo Cisternino, consulente del Consorzio Grotte di Pastena e
Collepardo e direttore delle Grotte di Castellana, e Fausto Di Domenico, Presidente del Consorzio, hanno presentato un
lavoro in merito al marketing per il
lancio di un prodotto legato al turismo ipogeo, in sinergia tra le varie realtà speleologiche
del territorio della Ciociaria, rappresentate dalle Grotte di Pastena e
Collepardo e dalla nascenti Grotte di Falvaterra, sottolineando la presenza sul
territorio di grandi valori, ma la mancanza di offerte valide in grado di
attrarre un flusso considerevole visitatori.
L’archeologo Italo Biddittu,
autore della scoperta del cranio umano fossile noto come “Argil”, ha esposto
i dati relativi alla presenza umana nelle grotte del Lazio meridionale,
a partire dal Paleolitico medio (Uomo di Neandetal) e proseguita poi nel
Paleolitico superiore e nelle epoche successive con particolare concentrazione
nell’Età del bronzo. E’ in questa ultima fase che le più grandi grotte del
territorio (Pastena e Collepardo) sono frequentate anche con finalità rituali e
funerarie.
L'archeologo Pier Giorgio Monti, direttore del Museo Civico
Archeologico di Fregellae (Ceprano), ha illustrato la situazione relativa alla
distribuzione, origine ed evoluzione dell'opera poligonale nella valle del Liri
anche in relazione a situazioni simili presenti in altre zone dell'Italia
centrale. Caratteristiche "fortezze" attribuibili ai Volsci ed ai
Sanniti, i circuiti murari in opera poligonale non sono sempre stati costruiti
solo per necessità di difesa. Spesso servivano a creare dei terrazzamenti per
esigenze di culto e, nel periodo romano, erano anche utilizzati per realizzare
percorsi montani o stabili basi per ville rustiche.
L’'architetto Andreina Bizzarro si è soffermata sull'opportunità di relazionarci con l'ambiente naturale con
l'obiettivo di instaurare un punto di vista privilegiato dei fruitori. In
sintesi: il nuovo e sempre crescente desiderio di stabilire un nuovo legame con
l'ambiente naturale ci ha spinto a creare la condizione ideale per
un'esperienza che possa essere il primo passo di un rapporto diverso con tutto
ciò che ci circonda e dunque ci attraversa. L’istituzione del monumento
naturale delle Grotte di Falvaterra e Rio Obaco offre un’importante opportunità
nella formazione di questo nuovo rapporto ed è da intendersi come una
opportunità e non come una limitazione.
Non è stato, purtroppo, possibile
avere la presenza dello scopritore delle grotte, Lamberto Ferri Ricchi, geologo e pioniere della speleologia
subacquea, il cui intervento verteva sulla storia dell’e esplorazioni del
complesso speleologico di Pastena e Falvaterra che effettuò a partire dal 1963.
Non mancherà di avere il suo apporto nel
prossimo appuntamento, con l'’inaugurazione ufficiale delle grotte ed interventi
di completamento, previsto in estate.
Durante il Convegno sono state
proiettate immagini naturalistiche dell’area protetta, sulle iniziative svolte
e sulle fasi di costruzione delle infrastrutture a cura del fotografo Marco Toti e scattate foto dell’'evento
a cura del fotografo Pinchieri Luciano.
Al termine del convegno è stato
possibile visitare il sito delle Grotte
Turistiche di Falvaterra, aperte tutti i sabato pomeriggio e domenica
mattina, sono previste aperture più
ampie con la ormai prossima estate ed iniziative di visite speleo turistiche.
Video della giornata con interviste dei relatori sono consultabili sul sito di : Fiuggi Web Tv
Foto della sala il giorno del convegno
Il nuovo trattore Jhon Deere da 70 Hp
Anche se in momento di estrema difficoltà per gli enti
pubblici, ancor di più per un piccolo ente montano, non ci siamo sottratti ai nostri doveri di
impegno per il territorio che rappresentiamo.
Lacquisto di questo mezzo, un trattore Jhon Deere da 70 cavalli
dotato di trincia e dal costo di quasi 50.000 euro, ne è un chiaro esempio. Tale mezzo permetterà
un valido aiuto nellopera di pulizia delle strade montane e tratturi non solo
per le normali attività di queste zone, ma anche per il necessario transito dei
mezzi antincendio e la predisposizione
di linee taglia fuoco rappresentate dalla stesse vie debitamente ripulite.
Luso sarà esteso anche al periodo autunnale ed invernale poiché si ha intenzione di dotarlo di un lama e sgombraneve e sistema
di distribuzione del sale.
Lacquisto è
stato possibile grazie alla possibilità di mettere insieme più contribuiti da
parte della Regione Lazio, con una partecipazione da parte dello stesso ente
montano, evitando di disperderli in opere inconcludenti e di scarsa utilità
pratica, cosa ci ha sempre contraddistinto nella nostra attività decennale.
Ci
prefiggiamo di non fermarci qui e di continuare, nonostante il momento poco
propizio, nellopera di completamento delle attività in itinere e di
ottimizzare al massimo le risorse concesse.
Incendio sabato 2 marzo in area regionale protetta
Un pericolosissimo incendio boschivo ha investito parte del territorio a confine tra il comune di Falvaterra Pastenae Castro dei Volsci, in località vallone del Rio Obaco, settore occidentale e settentrionale di Monte Cisternola.
Lincendio si è sviluppato, a quota 400 s.l.m., alle ore 18.30 di Sabato 2 marzo ed è stato avvistato dal personale del Gruppo Comunale di Falvaterra e cittadini del paese. Il Presidente Carè della XVI Comunità Montana e Responsabile del Gruppo Comunale di Falvaterra, avvertito della situazione, ha immediatamente allertato, alle 18.40, la Forestale e la sala operativa della Regione Lazio, comunicando la gravità ed il rischio che, se non si fosse intervenuto tempestivamente, il fuoco avrebbe aggredito interamente il Monumento Naturale delle Grotte di Falvaterra e Rio Obaco, area naturalistica di importanza regionale, arrivando fino alle case della zona bassa.
Allo stesso tempo si è recato sul posto assieme a personale del Gruppo comunale e dellAssociazione Carabinieri di Ceprano che ha una base operativa proprio allinterno del Monumento Naturale di Falvaterra, presso la struttura ricettiva delle Grotte turistiche.
Sul posto anche il PK L200 con modulo antincendio della XVI Comunità montana Monti Ausoni di Pico, concesso in comodato duso a protezione del Monumento naturale.
Nonostante lora notturna e le difficoltà legate al fatto che lincendio si trovava in quota, a 200 metri di dislivello rispetto alle vie provinciali e comunali, è stata velocemente formata una squadra di volontari, successivamente divisa in due gruppi di intervento, i quali, in condizioni proibitivi e seguendo il percorso aperto da lavori dellente montano, hanno potuto raggiungere i luoghi, in quota, dellincendio ed iniziare ad operare intorno alle 19.00.
Non sono stati impiegati mezzi di alcun tipo, le due piccole squadre hanno operato armati di flabelli e luci di sicurezza, portano lopera di spegnimento anche sulle pericolosissime pareti di roccia con dislivelli anche i 50 metri, grazie ad una fortissima volontà e conoscenza perfetta dei luoghi.
Il fuoco, malgrado la stagione, ha trovato, inizialmente, gioco facile, grazie alla vegetazione ad Ampelodesma con fitta macchia mediterranea ed alla ventilazione ben sostenuta.
Alle 22.00 il primo fronte su Monte Castellone e sulle rupi del Rio Obaco è stato domato. Le due squadre sono pertanto rientrate presso la base del Rio Obaco mentre il Gruppo comunale di Falvaterra ha continuato lopera di spegnimento recandosi sul settore Sud-Occidentale di Monte Cisternola, dove era avvistata una lunga lingua di fuoco.
Questo fronte di fuoco si presentava piuttosto allungato in direzione Nord Sud con un lingua in direzione Ovest. Il ridotto nucleo di volontari ha attaccato, con i soli flabelli, la linea di fuoco da Ovest seguendo lintero perimetro ed arrivando a chiudere la lunga linea intorno alle 2 di notte, impedendo che lintera Valle Vona, con uliveti e i monti che sovrastano la Provinciale per Castro dei Volsci fossero avvolti dalle fiamme scendendo poi fino alle case sottostanti di Colle Mancino.
Presente anche una squadra dei Vigili del fuoco che, però, non ha operato, non essendoci stati pericoli diretti alle abitazioni.
Ancora una volta si è dimostrato come la tempestività nellintervento è fondamentale nella possibilità di impedire danni bel più gravi senza, necessariamente, ricorrere ai costosissimi mezzi aerei. A questo scopo è bene ricordare che in caso di incendio occorre avvisare tempestivamente la sala operativa della Regione Lazio al numero 803555 e la Forestale al 1515.
Lascio ogni commento ai lettori ed alle nostre popolazioni montane sulle strane ragioni e sulle qualità delle persone che hanno il coraggio di incendiare i nostri boschi, con pericolo per coltivazione e per le nostre case, mostrando spregio per la Natura con danni irreparabili al nostro patrimonio ambientale.
E doveroso, inoltre, ringraziare lassociazione di volontariato dei Carabinieri di Ceprano, nella persona del Presidente Adamo Pescosolido ed i suoi componenti, Fabrizio Serracino, Agostino Vonae e Fabrizio Gazzelloni di Ceprano, per lopera di spegnimento e del cittadino di Falvaterra Giuseppe Rinna, per labnegazione ed ostinazione, fino a tarda notte, nellopera di difesa di un ambiente che rispetta.
La XVI Comunità Montana di Pico ha intenzione di organizzare un Convegno, per Venerdì 27 Aprile, presso il Centro ricettivo dell'area protetta regionale del Monumento Naturale delle Grotte di Falvaterra e Rio Obaco, dal titolo :
"l'Acqua, la Roccia ed il Tempo"
dedicato a tematiche sulla Geologia, Archeologia, Sviluppo sostenibile delle aree protette.
La XVI Comunità Montana, in collaborazione con il Comune di Falvaterra e l'area protetta regionale " Monumento Naturale delle Grotte di Falvaterra e Rio Obaco " organizza un'iniziativa dedicata all'ambiente dal titolo :
"Puliamo le nostre Grotte"
Resoconto iniziativa "Puliamo le nostre Grotte"
Si è svolta sabato 3 novembre,
anche se con programma ridotto causa un grave lutto che ha colpito il piccolo
centro di Falvaterra, l’iniziativa “Puliamo le nostre Grotte”. L’iniziativa,
organizzata dalla XVI Comunità Montana dei Monti Ausoni di Pico, ha visto il
patrocinio di diversi enti ed associazioni di volontariato, in particolare il
Parco dei Monti Ausoni, il Consorzio Grotte di Pastena e Collepardo, i Comuni
di Pastena e Falvaterra, il CAI Club alpino italiano, sezione Gruppo
speleologico ciociaro, il Monumento naturale delle Grotte di Falvaterra e Rio
Obaco, l’Associazione Carabinieri di Ceprano e l’Associazione Fabrateria, a cui
va il vivo ringraziamento dell’ente montano. Nella prima mattinata, grazie ai
volontari dell’Associazione Fabrateria, sono stati raccolti rifiuti lungo la
risorgenza del Rio Obaco, costituiti per lo più da bottiglie e contenitori di
plastica, in questo caso piuttosto radi causa la forza delle piene che hanno
fatto piazza pulita lungo le sponde, con innalzamento dai livelli medi di un
paio di metri e portate di diversi metri cubi al secondo.
Nel primo pomeriggio una squadra
di speleologi, con muta subacquea, è penetrata all’interno delle grotte del
sistema di Pastena e Falvaterra, partendo dalla risorgenza del Rio Obaco,
raggiungendo il lago lungo del sifone centrale, a 1.5 km dall’ingresso.
Notevole la forza della corrente contraria, causa le ultime abbondanti piogge, motivo che ha determinato un raddoppio dei
tempi di percorrenza media del lungo percorso sotterraneo che si addentra per
più di cinque chilometri all’interno del Monte Lamia.
La squadra speleologica ha scattato diverse foto illustranti lo stato in
cui versano le acque interne, con rilievo di alcune interessanti venute laterali di acque legate sicuramente a nuove
vie ipogee. Il materiale fotografico verrà pubblicato sul sito della comunità
montana www.montiausoni.it e grotte www.grottedifalvaterra.it . Purtroppo, nonostante le piene di diversi
giorni passati, sono state rilevate e fotografate spesse chiazze di schiume,
testimonianti la presenza di
tensioattivi provenienti da monte. In alcuni punti, inoltre, sono stati individuati
accumuli di materiali vari, tra cui gomme, passeggini, contenitori vari e tutto
ciò che compete al malcostume, ancora vivo, di gettare nei fossi materiali di
ogni genere.
Parte del materiale è stato
recuperato con notevole difficoltà, trasportato all’esterno e smaltito in
discarica; prossimamente, con una
maggiore calma delle acque di corrente, si pensa al periodo natalizio o
primaverile, verrà organizzata una nuova
giornata di pulizia con l’attivazione di una nutrita squadra speleologica e
subacquea.
Come già sottolineato in altre
occasioni questo grave problema non
coinvolge solo la bellezza speleologica delle grotte o la salvaguardia della biologia
ipogea, come qualcuno potrebbe “stupidamente” pensare credendo, quindi, che siano fatti che non lo riguardino; le acque
che vogliamo difendere, infatti, sono le stesse che alimentano le nostre
sorgenti da cui si attinge acqua per gli acquedotti; entrano, pertanto, nelle nostre case, con
qualche aggiunta di cloro dai mille poteri;
i risultati, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutti, vedasi le malattie
tumorali ed altro che proliferano a dismisura, in cui la qualità delle acque
potabili gioca un ruolo importante.
Nonostante tutte le nostre buone
intenzioni tale problema non potrà mai
essere risolto se non verranno adottati
una serie di provvedimenti ed azioni :
1)
Gli enti o forze preposti al controllo
ambientale, vedi ARPA o nucleo Ambientale dei Carabinieri, devono, in maniera corretta, individuare la
causa delle schiume e di altri elementi inquinanti, eventualmente contenuti nelle acque della risorgenza e
sorgive, con analisi puntuali della qualità delle acque in varie periodi dell’anno,
dalle piene autunnali-invernali alle portate di
minima a fine estate inizio autunni;
2)
I comuni e enti sovraordinati, quali Provincia e
Regione Lazio, devono attivarsi con
campagne di sensibilizzazione tra la popolazione per comportamenti corretti e
finanziamenti mirati che non devono essere sprecati in parcelle ed altro;
3)
L’ente gestore degli impianti di depurazione
Acea Ato 5 deve controllare debitamente gli scarichi nei fossi a monte,
verificando la corretta qualità delle acque in uscita dai depuratori;
4)
Il Ministero dell’Ambiente, dal momento che la
zona ricade nell’area del bacino del Fiume Sacco, sito di interesse nazionale,
vedasi Gazzetta ufficiale delle
Repubblica italiana del 29/04/2008 serie n. 100, dovrebbe finanziare interventi
per la sistemazione corretta e definitiva dei depuratori di monte e pulizia del
sistema ipogeo, cosa che non sembra sia avvenuta in maniera esauriente nel
passato;
5)
La Prefettura deve continuare, come sta già
facendo, a sovraintendere affinché tutto l’iter di monitoraggio, interventi di protezione,
pulizia e controllo finale siano pienamente attuati;
In questo groviglio burocratico
di poteri e competenze la cosa che sconcerta maggiormente, fino ad ora, è l’impressione
che ci sia una sorta di scarica barile, un rifugiarsi dietro competenze e
quant’altro, senza un’attivazione piena, un muoversi unicamente se sollecitati
senza prendere sul serio la questione.
La XVI Comunità montana dei Monti
Ausoni di Pico, dal canto suo, nonostante i noti venti di imminente chiusura,
scarsi fondi, difficoltà di ogni genere ed amministratori ad “indennità zero”, sta
facendo ben più del dovuto, con opere di sensibilizzazione e pulizia, difendendo
fattivamente il territorio. La nostra
chiara intenzione è quella di puntare sia alla salute della popolazione sia
alla corretta valorizzazione turistica
del territorio, in un ambiente incontaminato ad iniziare dalle nostre acque di
origine carsica, nel pieno interesse pubblico.
Articolo sistemazione strade Comune di Pastena
Malgrado i numerosi
problemi all’orizzonte, legati a svariate problematiche dovute alla mancanza di
fondi, per le restrizioni di fondi a disposizione degli enti montani, le ben
note vicende regionali, la XVI Comunità Montana si sta attivando per mantenere fede alle promesse fatte. In particolare
abbiamo il dovere di portare a
compimento tutte le opere in itinere, iniziate o finanziate in questi ultimi
anni, così come indicato da diverso tempo.
In quest’ottica l’ente ha
finalmente sistemato la strada di campo Cerquello nel territorio montano di
Pastena.
Si tratta di un tratto di circa
200 metri di strada già esistente, ma rimarcato da condizioni piuttosto
precarie con fondo in breccia oggetto di continui dilavamenti da parte delle
acque superficiali.
Grazie al nostro intervento il
tratto stradale è stato sistemato con un fondo in cemento e rete elettrosaldata
al fine di permettere una sua durata più lunga nel tempo, di gran lunga
maggiore rispetto ad una sistemazione di asfalto che avrebbe consentito un
tratto più lungo ma di scarsa consistenza e durata.
A breve daremo informazione su
ulteriori progetti che stiamo portando a compimento, seppur in un clima che non è certo favorevole causa
le ben note crisi finanziare statali, regionali, comunale che stiamo
attraversando, in attesa che la regione una volta per tutte decida il nostro
destino.
Antincendio 2012
Come sempre anche questanno la XVI Comunità montana dei Monti Ausoni di Pico mette in campo i propri mezzi a difesa del territorio del proprio comprensorio, in relazione alla campagna antincendio 2012.
Ci teniamo sempre a ricordare che la nostra area montana possiede un importante patrimonio naturalistico avendo al suo interno parte dei parchi regionali degli Ausoni e degli Aurunci, la Riserva Naturale del Lago di San Giovanni ed Isoletta, il Monumento Naturale delle Grotte di Falvaterra, larea di Monte Leucio e per finire le notissime Grotte di Pastena. Per questi motivi, legati a finalità sia ambientali che turistiche e paesaggistiche, lattenzione da porre nella lotta agli incendi boschivi deve essere sempre altissima.
La situazione questanno si mostra ancora più problematica del passato, con zero finanziamenti regionali stanziati a favore delle comunità montane del Lazio per la lotta agli incedi boschivi, oltre a drastiche riduzioni, o quasi azzeramenti, per le spese di funzionamento. Si spera che con lassestamento di bilancio regionale, previsto a breve, questa situazione possa essere rivista, tenendo conto che l estate si è mostrata calda fin da subito, con temperature che sfiorano i 40 gradi.
Lente montano offre una buona copertura in termini di mezzi di terra preposti alla lotta agli incendi boschivi, con due PK Mitsubishi dotati di modulo antincendio, due panda 4x4, un autobotte da 5000 litri, con pompa e tubature da poco risistemate e due trattori con trincia di cui uno nuovissimo in arrivo.
Oltre a questi mezzi sono a disposizione dei nostri comuni alcune vasche da 5000 litri da collocare opportunamente in punti nevralgici dove esiste una maggiore carenza in termini di approvvigionamento idrico, adatte sia ai mezzi di terra che agli elicotteri per il rifornimento più celere di acqua.
La manutenzione e le spese generali, come sempre, saranno a carico dellente montano, cercheremo di onorare questo impegno anche stavolta, nonostante le illusorie promesse regionali, ma abbiamo un dovere da rispettare con il nostro territorio.
Sicuramente ci saranno problemi in termini di personale ed ancora una volta tutto sarà sulle spalle degli amministratori, del personale volontario e del ristrettissimo personale interno dellente che già nel passato hanno fatto del loro meglio per poter arginare gli incendi scoppiati nel territorio.
A conclusione evidenziamo, a livello statistico, che nel 2012 abbiamo avuto un incremento degli incendi nelle aree Nord occidentali, comuni di Falvaterra e Pastena, rispetto alle aree Sud orientali, comuni di Pontecorvo, San Giovanni incarico e Pico, nonostante una buona tempestività nellopera di rilevazione e spegnimento. Questo ci conferma che non può essere abbassata la guardia, avendo bene a mente che basta un niente per distruggere vaste aree boschive.
A conclusione invitiamo, come sempre, la popolazione del territorio a segnalare anche ai nostri numeri :
077544352 - 3283413876
qualsiasi situazione di pericolo in termini di incendio boschivo e rischio ambientale.
Visita speloturistica agosto 2012
Grazie all’impegno ed interessamento della XVI Comunità
Montana di Pico e del Comune di Falvaterra, ente gestore dell’area protetta
regionale “Monumento naturale delle Grotte di Falvaterra e Rio Obaco”, è stata
effettuata, come da programma, mercoledì 22 agosto, con partenza dalla
risorgenza del Rio Obaco, a Falvaterra, la traversata dell’intero complesso
sotterraneo delle due grotte di Pastena e Falvaterra. La visita ha comportato
la partecipazione di giovani e speleo sub del territorio e di altri luoghi, tra
cui Roma e Genova.
Si tratta di un appuntamento a cui si vuole dare una
continuità nel tempo e con cui è stata
testata la possibilità, anche per i meno esperti, di far provare il percorso
speleo turistico, con passaggio tra le due grotte. Tale tragitto è lungo quasi
2.5 chilometri, si sviluppa nelle viscere del monte Lamia, con un dislivello di
circa 50 metri, ad una profondità di circa 250 metri dalla superficie del monte,
con uno sviluppo abbastanza orizzontale, a parte qualche piccolo salto posto nel
settore di Falvaterra.
La parte più impegnativa, come previsto, è stato il
superamento dei sifone centrale, posto ad 1 km dagli ingressi, tramite uno
stretto bypass e dei due laghi lunghi a nuoto,
che si estendono per alcune centinaia di metri all’interno
dell’importante complesso ipogeo delle Grotte di Pastena e Falvaterra, oltre a
una serie continua di piccoli e meno estesi laghetti sotterranei di
collegamento.
La situazione si è però complicata nel settore a monte, al di
là del sifone centrale, dove sono stati rilevati e fotografati ampi punti di
galleggiamento di materiale solido, frutto dell’attività umana, situazione che
verrà comunicata agli enti preposti, al fine di una prevenzione contro questo
degrado.
Decisamente buona, invece, la qualità delle acque nel settore
più a valle, con acque limpide, scarsa presenza di materiali e con vita ipogea
rappresentata da coleotteri, aracnidi
troglobi e troglosseni tra cui qualche raro pesce; molto presenti i troglofili
con pipistrelli nel settore a monte delle Grotte di Pastena, grazie ad una
nutrita ed attiva colonia.
In merito alle temperature si è rilevato una temperatura
dell’acqua sotto i 15°C nel settore di
Falvaterra, ma che è salita decisamente, di qualche grado, nel settore di
Pastena sopratutto per la presenza di acque ferme con forti processi
fermentativi esotermici.
Dall’ultima visita, di appena una settimana fa, si è notato,
inoltre, un forte abbassamento della falda profonda, che ci ha permesso di superare il sifone centrale
anche senza necessità di immergersi sott’acqua o tramite by pass. Tale
situazione di abbassamento, piuttosto rara, è preoccupate poiché tali falde
sotterranee profonde alimentano le sorgenti vicine, da cui si attingono le
acque per l’uso potabile. Se la situazione perdurerà e non vi saranno piogge in
grado di alimentare le falde sotterranee, si rischia il disseccamento di importanti sorgenti con gravi conseguenze per
l’intero territorio.
I prossimi appuntamenti riguarderanno delle visite meno
impegnative, ma interessatissime che
investiranno il settore attivo delle Grotte di Falvaterra, con operazioni di
facilitazione nei passaggi, pulizia e
controllo ambientale, al fine di rendere
fruibile il percorso a speleo turisti alle prime armi, dando inizio
dell’attività speleo turistica vera e propria. Numerose sono le richieste che
stiamo ricevendo da varie zone d’Italia,
dall’intera Regione Lazio e dalla Capitale, dall’Abruzzo e dalla Campania e che
stiamo facendo attendere.
Alcune delle immagini riprese dalla spedizione verranno
messe, al più presto, sul sito del Monumento naturale delle Grotte di
Falvaterra e della XVI Comunità Monatana dei Monti Ausoni di Pico agli indirizzi
e-mail : www.grottedifalvaterra.it
e www.montiausoni.it su cui troverete
anche comunicazione sui prossimi appuntamenti speleo turistici e non.