In particolare le attività negli ultimi anni si sono concentrate nei seguenti settori :
1) attività antincendio boschivo e protezione civile;
2) protezione idrogeologica e ambientale;
3) viabilità nelle aree rurali;
4) approvvigionamento idrico;
5) potenziamento mezzi;
6) promozione del territorio;
7) occupazione giovanile.
La visita è stata organizzata dalla XVI Comunità Montana dei
Monti Ausoni di Pico e dal Comune di
Falvaterra, con la finalità di valorizzazione e di far la conoscere limmenso
patrimonio speleologico che si nasconde nel sottosuolo del territorio.
E stato necessario
formare due gruppi di visita, divisi tra visita di mattina e di pomeriggio, a
causa delle numerose richieste che sono giunte sulla nostra posta elettronica
mngrottedifalvaterra@gmail.com; purtroppo non siamo riusciti a soddisfare tutti,
dato che il numero di partecipanti era comunque limitato.
Questo non impedirà di poter visitare, con le stesse modalità,
la parte speleologica della grotta, poiché è nostra intenzione di rendere
permanente tale attività con unopera di sistemazione e semplificazione nei
passaggi.
Molti i giovani e ragazzi che hanno partecipato, ma con un
buon gruppo di persone adulte e qualche signora, che con spirito di avventura
si sono cimentati in passaggi tra canotti, corde, tratti allagati, rocce e
cascate da risalire.
Molti di loro avevano già visitato le nostre grotte
turistiche di Falvaterra, attrezzate con passerelle per i primi 250 metri, il fatto di tornare la dice lunga
sullapprezzamento del luogo e di come siano rimasti colpiti dal fascino di una
grotta attiva, con un piccolo fiume sotterraneo in perenne movimento.
Per quanto vale il discorso che ogni grotta ha una sua bella
particolarità possiamo comunque affermare che poche sono le grotte in Italia
che possono vantare la presenza di acqua
in perenne scorrimento associata a tratti
con forte concrezionamento, altezze che superano in più punti i trenta metri,
laghetti sotterranei e cascate, senza tralasciare aspetti biologici e geologici
del sistema.
La visita, durata quasi tre ore, ha comportato lattraversamento, con una
semplice attrezzatura speleologica e canotti, di un bel tratto del ramo attivo
delle nostre grotte, attraversate da un piccolo fiume sotterraneo che nasce a
Pastena, con il nome di Fosso Mastro e risorge
a Falvaterra, con il nome di Rio Obaco; in realtà si tratta di un unico corso che, in
sotterranea, attraversa la montagna di Monte Lamia per poi confluire nel Fiume
Sacco.
Doveroso il ringraziamento a quanti hanno collaborato per la
buona riuscita di un evento di responsabilità, in particolare i gestori della
pagina Facebook Ciociara e monumento naturale grotte di Falvaterra,
il personale delle nostre grotte, i volontari e lAssociazione Carabinieri di
Ceprano.
Come anticipato il ricavato, legato ad un offerta da parte
dei visitatori, è destinato allo scopo di operare unattenta analisi ambientale delle
nostre acque e del nostro ambiente, con consulenze universitaria, al fine di
sottolineare, con sempre maggiore attenzione, le problematicità in difesa del complesso ecosistema ipogeo ed
epigeo duramente minacciato da attività sulle quali si sta sorvolando da tempo.
Abbiamo sottolineato più volte che non si tratta unicamente di
proteggere il patrimonio speleologico o lambiente naturale dellimportante
Monumento naturale, ma la nostra stessa esistenza e salute poiché le acque
della nostra grotta sono le stesse che alimentano le nostre sorgenti ed
acquedotti, rappresentando, senza alcuna ombra di dubbio, un patrimonio di
inestimabile valore per il paese di
Falvaterra e per lintero territorio.